Commissione per i restauri alla facciata del Duomo di Udine
Agli inizi del XX secolo la facciata del Duomo di Udine minacciava rovina, in parte a causa del trascorrere del tempo e in parte in conseguenza della riforma settecentesca. I muri erano ridotti in cattivo stato e la facciata era strapiombante pertanto il Comune era intervenuto eseguendo i lavori di consolidamento più urgenti, tra questi l’applicazione, nel 1908, di tiranti in ferro agganciati ai grandi pilastri interni. Questi interventi non erano sufficienti a dare una completa stabilità alla facciata, ma le risorse finanziare a disposizione erano esaurite. Il Comune allora aveva nominato la “Commissione per i restauri alla facciata del Duomo di Udine” con il compito di procurare i mezzi necessari a completare i lavori.
Della Commissione facevano parte:
Il conte Antonio di Prampero (Udine 1836 – Roma 1920), senatore del Regno e Regio Ispettore per i monumenti e scavi del Friuli.
Il canonico nobile Tito Missittini (Tricesimo 1843 – Udine 1910), penitenziere della Metropolitana di Udine.
Il prof. Giovanni Del Puppo (Tolmezzo 1854 – Udine 1932).
Dopo la morte del canonico Missittini era subentrato il canonico Bonaventura Zanutti, amministratore del Capitolo Metropolitano.
Il fondo si compone di:
1 registro contabile. 1908-1914.
Una busta contenente:
7 bollettari con le ricevute delle offerte. 24 settembre 1908 – 3 agosto 1914.
1 libretto di risparmio della Banca Cattolica di Udine. 12 gennaio 1909 – 2 settembre 1925.
1 fascicolo di ricevute, fatture e corrispondenza. 1908-1911.
1 fascicolo di circolari e carta intestata. 1908-1909.
1 fascicolo di pezze giustificative. 1908.
1 fascicolo di articoli di giornale. 1910-1911.