Processi Masolini

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Processi Masolini
Il fondo è costituito da 11 buste pervenute al Capitolo di Udine come parte dell’eredità di Biagio Masolini, un giurista vissuto tra la seconda metà del XVII secolo e la prima metà di quello seguente, che, verso la fine della sua vita, dopo la morte della moglie Maddalena Bartola, si fece sacerdote e, il 12 ottobre 1733, divenne canonico. Fondò la cappella Masolini nel Duomo di Udine, costruita tra il 1729 ed il 1732, in cui era collocata anche la sua tomba. Il 20 ottobre 1732 ottenne dal patriarca Dionisio Delfino di istituire un canonicato con obbligo di ‘leggere e spiegare la Sacra Scrittura in esecuzione ed a norma del Sacro Concilio di Trento’.
Il fondo è costituito per la quasi totalità di processi dei quali il Masolini si era occupato durante la sua carriera di giurista. Le prime 9 buste riguardano processi di privati, la decima processi di Enti ecclesiastici e Comuni. L’undicesima ha un contenuto più vario, includendo anche tre registri dei crediti di Marcantonio Emiliano, un inventario dei beni di Lorenzo Malatasca di borgo Grazzano, tutti del XVI secolo, estratti dei privilegi della famiglia Strassoldo, raccolti nel XVII secolo, il testamento del mercante Francesco de Usubelli, del 1564 e un registro di crediti del XVII secolo.
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